Inizialmente il complesso presentava quattro campi da calcio e una tribuna con 3 000 posti a sedere; tuttavia, nel corso degli anni, la struttura ha visto diversi lavori di ammodernamento, tra cui la delimitazione del centro con prefabbricati in cemento. Nella stagione 2008-2009 la Salernitana disputerà, dopo tre anni, il campionato di serie B essendo stata promossa nella precedente stagione. I Giallorossi hanno giocato all’Olimpico ininterrottamente dal 1953 con la sola eccezione della stagione 1989-1990, durante la quale hanno disputato le partite casalinghe allo stadio Flaminio a causa dei citati lavori di ristrutturazione dello stadio per i Mondiali di calcio. Nonostante il buon avvio, nella parte centrale del campionato la squadra inizia ad avere un rendimento più altalenante, alternando vittorie casalinghe a sconfitte lontano dallo Stirpe, perdendo punti importanti soprattutto con formazioni di bassa classifica, come Crotone, Pordenone e SPAL. Oggi lo stadio può contenere 27 906 spettatori, ma dopo l’incidente mortale occorso al diciannovenne vicentino Eugenio Bortolon precipitato dagli spalti, parte della curva Sud è resa inagibile, riducendo la capienza a 22 885 spettatori. Includendo la stagione 2023-2024, il club ha preso parte a 95 campionati nazionali (91 in Serie A, 3 in Divisione Nazionale), di cui uno in Serie B (1951-1952): queste statistiche la classificano come seconda squadra per numero di partecipazioni alla Serie A dal 1929-1930, dopo l’Inter, al pari della Juventus.
Il primo film ispirato alla squadra giallorossa è Cinque a zero (1932), basato sullo storico 5-0 inflitto alla Juventus del Quinquennio d’oro a Campo Testaccio il 15 marzo 1931, magliette personalizzate calcio e per questo rimasto nell’immaginario collettivo dei tifosi romanisti; nella pellicola compaiono anche alcuni giocatori della Roma del tempo e alcune scene della squadra in allenamento. 1950 in previsione dei Giochi della XVII Olimpiade, che si sono svolti a Roma, durante le quali furono eliminati i posti in piedi, e a fine anni 1980 con la demolizione, e la relativa ricostruzione, di quasi tutto il vecchio impianto in previsione del campionato del mondo 1990. Tra le innovazioni vi è una copertura che chiudeva la visuale del campo dalla collina di Monte Mario, che sorgeva alle spalle dello stadio, dove molte persone ogni domenica si radunavano per assistere agli incontri, analogamente con quanto accadeva al Campo Testaccio con i tifosi stipati sul Monte dei Cocci. Per allestire la squadra si chiese aiuto a Michele Sinesi, allora allenatore dalla Liberty di Bari. Con Alfréd Schaffer la squadra ha ottenuto il primo scudetto romanista, con Nils Liedholm il secondo e con Fabio Capello il terzo. Il CUCS si riunì nel 1993 con il nome di Neo-CUCS, il quale però procedette verso un lento declino, non riuscendo più a riscuotere il sostegno dei membri storici della tifoseria organizzata romanista, e si sciolse definitivamente nel 1999, venendo sostituito da un nuovo gruppo maggioritario: l’AS Roma Ultras (ASRU).
L’inno ufficiale della società giallorossa è Roma (non si discute, si ama), con testo di Antonello Venditti e Sergio Bardotti e musica di Antonello Venditti e Giampiero Scalamogna. In occasione dell’85º anniversario della fondazione del club, il 7 ottobre 2012 è stata istituita la Hall of Fame ufficiale della Roma. Da ricordare inoltre «Roma Cares», una ONLUS fondata nel 2014 con l’obiettivo di promuovere valori educativi e positivi nello sport: questa fondazione promuove progetti e campagne a favore della comunità rivolte principalmente al sostegno e alla crescita dei giovani in situazioni disagiate. Nella stagione 2024-2025 la maglia fu nuovamente gialla con motivi blu scuro sui lati e sulle maniche; da segnalare lo swoosh doppio e verticale, per simboleggiare la crescita del calcio femminile. Grazie alla crescita esponenziale della Subbuteo durante gli anni settanta, a partire dal 1980 l’azienda immette sul mercato una nuova tipologia di miniatura, più leggera delle HW, con innesto a piolo: la Light-Weight (LW).
Giuliano Tomei rimane quindi come dirigente, dopo aver vinto come presidente del VG86 la terza categoria e come quello del Viareggio Calcio gli ultimi 3 campionati. Negli ultimi anni, la UEFA ha introdotto il Financial Fair Play per limitare i debiti nel calcio europeo, che potrebbero minacciare la sopravvivenza a lungo termine delle squadre. Con questa squadra, negli anni, si è rivelato uno dei migliori esterni sinistri del campionato italiano. Retrocessa in Prima Categoria e successivamente non iscritta in quanto nell’estate la FIGC ha rifiutato l’iscrizione del sodalizio al campionato successivo. Dal 2015 al 2018 era presente una sezione giovanile femminile, poi passata sotto tutela della prima squadra rosa, composta da una Under 14, due Esordienti e due Pulcini. Nei 29 anni di utilizzo del «Bottagisio», la squadra ottenne 4 promozioni dalla Seconda Categoria alla Prima (1960, 1965 e 1969), 2 retrocessioni dalla Prima Categoria alla Seconda (1963 e 1967) e l’ammissione al campionato di Promozione (1970), infine nel 1975 ottiene la promozione in Serie D; il «Bottagisio» ospitò le gare interne dei clivensi anche nel corso degli 11 campionati di D giocati dalla squadra.