Mampieri, Emanuele (2005) Le esercitazioni di forza per il calcio tramite il metodo piramidale. Il modello è stato fortunato per il club di Lisbona anche in questa stagione. Nella stagione 2009-2010, dopo un inizio disastroso con Atzori, il Catania affida la panchina a Siniša Mihajlović. Dopo appena un anno, con Zdeněk Zeman in panchina (nell’anno della B a 24 squadre), nell’estate del 2004 arriva la retrocessione in C1. 25 giugno 2004 – Nasce il Parma Football Club SpA, a cui vengono trasferiti tutti i diritti del Parma Associazione Calcio dichiarato insolvente. A tal proposito fu poi peculiare un’iniziativa di Antonio Sciarretta, presidente del club dal 2002 al 2006: in aperta polemica con le istituzioni politiche cittadine (cui contestava il disinteressamento per le sorti societarie), in occasione di una partita interna, per dimostrare di essere pronto disporre a suo piacimento del titolo sportivo, della squadra e dei colori sociali, fece scendere in campo il Latina con una maglia bianca con strisce verticali giallo-rosse in richiamo ai colori della Roma, squadra per la quale tifava. Ha cominciato a giocare tante partite in Ligue 1: lì inizia ad essere difficile perché sono arrivati anche club tedeschi e inglesi. Adesso non posso star via tutto quel tempo perché ho altre responsabilità e, ad esempio, se giochiamo il sabato, viaggio la domenica a vedere una partita.
“Sì. Per esempio anni fa sono andato a Strasburgo a vedere Youssouf Fofana dal vivo, perché l’allenamento era aperto. “Sì. Impossibile chiudere un calciatore senza prima vederlo live. 1966-1967 – In Seconda Categoria Toscana, promosso in Prima Categoria Toscana. Sotto la guida del CT Ėduard Malafeeŭ la squadra andò vicina alla qualificazione ai play-off UEFA per l’accesso al campionato del mondo 2002, ma fu sconfitta all’ultima giornata del girone dal Galles, sciupando l’occasione di superare in classifica l’Ucraina, che pareggiò l’ultimo match e si piazzò seconda nel gruppo alle spalle della Polonia, qualificandosi così per il play-off contro la Germania. Giocava come numero 10, da seconda punta. Non mancano le riserve, manca proprio l’altra, eventuale, punta. Germania 2006 fu conquistato dall’Italia che in semifinale a Dortmund superò per 2-0 proprio i padroni di casa. Ci vediamo a Casa Milan, a Milanello, andiamo a mangiare insieme. È importante essere d’accordo tutti insieme.
Quando i giocatori lavorano bene insieme come gruppo, formano un legame positivo che migliora le prestazioni della squadra. Vi confrontate anche sui giocatori da prendere? “No. Prima ho sentito l’agente, c’è anche questo lavoro da fare (ride, ndr). C’erano bei nomi (ride, ndr). “(Ride, ndr) No. Ci sono relazioni ed informazioni di tanti anni, ti aiuta a vedere la crescita di un giocatore. Per noi è ancora un giocatore molto molto interessante. Sono contento, lui si sente molto bene qua”. Non so quale sarà il primo ma abbiamo cominciato molto bene. Chiudiamo sempre all’insegna delle maglie che ci portano ad andare indietro nel tempo, nello specifico al 1970 e al trionfo del Brasile nel Mondiale messicano (in finale contro l’Italia all’Azteca). Questa apologia della femminilità che vede le attività fisico-sportive – soprattutto quelle agonistiche – come nemiche delle donne, rende quindi difficile e coraggiosa la scelta di molte atlete di non farsi bastare solo un po’ di sana attività sportiva quotidiana per restare in salute. Per raggiungerne qualcuna avrei dovuto dilungarmi sui sentieri ripidi, nell’afa delle nuvole basse. Non usiamo solo l’algoritmo come si è narrato per tanto tempo. Leao giocava al Lille e aveva fatto solo sei mesi da titolare e l’abbiamo portato a Milano.
“Abbiamo fatto una shortlist, c’era bisogno di prendere un nuovo esterno sinistro. Quando il Milan ha bisogno di un giocatore, quali sono gli step? Però per prendere Morata, che vi ha portato tanto a livello di leadership, non avete avuto bisogno di nessun algoritmo. Però prima di andare a vederlo in campo dobbiamo conoscere il giocatore”. Magari a me piace tanto un giocatore, però magari nove scout mi dicono di no, che non è bravo. E lo guardiamo prima in video, con tutti gli scout che lo osservano, e poi magari lo andiamo a vedere dal vivo. Prima di acquistare un calciatore devi averlo visto dal vivo, giusto? “Avevo visto un giovane che aveva tanta fiducia, che lavorava tanto in allenamento. Prima guardano il giocatore in video per tutta la settimana, poi nel weekend vanno a vederlo dal vivo per confermare o meno le impressioni”. Quindi nei vostri database quand’è che è comparso per la prima volta il nome di Fofana? In video si scoprono tante cose, ma aspetti fondamentali come la velocità, l’impatto nei duelli…